aperto su appuntamento
L’ARCHIVIO
Trasferito presso la sede comunale dopo la soppressione della cancelleria comunitativa di Asciano, dove era precedentemente conservato, l’Archivio si trovava allora in ottime condizioni di ordinamento e conservazione. Il 3 luglio 1944 il palazzo comunale fu ridotto in macerie dalle mine tedesche. Il materiale documentario che fu possibile recuperare (risultano particolarmente lacunose le serie del carteggio, sia preunitario che postunitario) venne trasportato prima nei fondi della Casa del Popolo, poi in un edificio vicino alla porta S. Antonio; nel 1948 fu riportato nella nuova sede comunale, ma suddiviso in vari locali, alcuni dei quali assolutamente inadatti. Soltanto all’inizio degli anni ’80 l’archivio ha ricevuto una collocazione idonea, in una stanza adiacente alla Biblioteca comunale. A causa degli eventi bellici e dei vari trasferimenti, l’archivio si trovava senza alcun tipo di ordinamento e i documenti versano in grave stato di abbandono. Di seguito fu eseguita un’opera di riordinamento e inventariazione che ha segnalato con precisione i settori in cui si sono verificate le maggiori dispersioni. L’inventario è stato suddiviso in tre parti: archivio pre-unitario, archivio post-unitario e archivi aggregati.
INVENTARI
L’Archivio comunale di Rapolano Terme. Inventario della Sezione storica, a cura di Elena Brizio e Chiara Santini coordinati da Giuliano Catoni. Siena 1987
COLLEGAMENTI ESTERNI
L’Archivio è descritto anche in SIUSA-Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche e in Regione Toscana-Sistema Cultura.