Biblioteca comunale degli Intronati

Via della Sapienza, 1-5

53100 Siena

0577 292666

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lunedì-venerdì 9:00-18:45

sabato 9:00-13:45

Servizi

  • prestito libri e DVD
  • prestito interbibliotecario
  • consulenza bibliografica
  • laboratorio di fotoriproduzione
  • visite guidate
  • percorsi e laboratori didattici per le scuole
  • fotocopie
  • pc e collegamento a Internet
  • accesso per disabili
  • documenti in lingua straniera
  • collegamento Wi-fi gratuito

La Biblioteca

La Biblioteca comunale degli Intronati sorge sull’antico complesso della Sapienza, uno dei luoghi più ricchi di storia della città di Siena, nato nel XII secolo come casa della Misericordia, ovvero spedale e ricovero per i poveri e i pellegrini. Durante il secolo XV divenne sede dello Studio e mantenne la destinazione universitaria fino all’Ottocento. Nel 1758 l’arcidiacono Sallustio Bandini donò all’Università il suo patrimonio librario di 2.886 volumi che costituirono il nucleo originario della Biblioteca pubblica della città, divenuta poi Biblioteca comunale degli Intronati. Le acquisizioni del patrimonio conobbero un significativo incremento nel 1783 quando, a seguito delle soppressioni del granduca Pietro Leopoldo, la Biblioteca si arricchì di numerosi codici miniati provenienti da chiese e conventi. Sotto la direzione del francescano Luigi De Angelis, dal 1810 al 1833, la Biblioteca, divenuta civica in età napoleonica, incrementò il proprio patrimonio sviluppando anche una vocazione ‘museale’; l’abate De Angelis, infatti, costituì la prima raccolta d’arte antica, trasformata in Pinacoteca nazionale nel 1930 quando fu trasferita nella sede attuale. Nel periodo postunitario la Biblioteca divenne rifugio di opere d’arte, manoscritti e volumi a stampa che avrebbero rischiato la dispersione, a seguito delle nuove soppressioni degli ordini religiosi. Attraverso acquisti e donazioni (tra le quali importantissima quella del libraio ed editore senese Giuseppe Porri) il patrimonio continuò a crescere nel tempo, conservando anche, oltre a libri e a manoscritti, stampe, disegni, monete, autografi in numero sempre maggiore.

Dal 1996 la Biblioteca è Istituzione del Comune di Siena; nel 2019 ha aggregato anche l’Archivio storico comunale. A partire dalla metà degli anni ’90, a seguito del trasferimento del Museo archeologico e poi dell’Istituto d’Arte, l’intero complesso di circa 8.000 metri quadrati, divenuto di uso esclusivo della Biblioteca, è stato oggetto da parte dell’Amministrazione di un piano di progressiva ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli spazi tuttora in corso.

La Biblioteca è dotata di un laboratorio di fotoriproduzione che opera dal 1998 con scanner planetari di ultima generazione. È in programma la pubblicazione della Biblioteca digitale, che includerà una selezione di manoscritti, testi antichi a stampa, periodici, disegni e stampe facenti parte del patrimonio della Biblioteca.

All’interno della Biblioteca si conserva la “Libreria e studiolo” Del Taja, una libreria, realizzata tra il 1824 e il 1825, che l’architetto senese Agostino Fantastici disegnò per il palazzo del nobile senese Giulio del Taja ubicato nella centrale via Montanini. II complesso, composto da pavimento, librerie, scaffali e scrivania, di legno di cipresso, noce, ciliegio intarsiati con motivi classici vegetali e geometrici, è dal 2006, di proprietà della Fondazione Monte dei Paschi di Siena che lo ha concesso in comodato d’uso alla Biblioteca.

L’istituzione, in ragione della sua storia, assolve allo stesso tempo la funzione di biblioteca storica e di conservazione e quella di biblioteca pubblica nel senso moderno del termine, che risponde ai bisogni di lettura e di informazione di tutti i membri della comunità senza distinzione alcuna.

Patrimonio Documentario

Il patrimonio della Biblioteca supera abbondantemente il mezzo milione di unità e conta fra l’altro 1.000 incunaboli, più di 10.000 cinquecentine, circa 8.000 manoscritti dal IX al XIX secolo. Il Gabinetto disegni e stampe conserva circa 10.000 disegni e più di 28.000 incisioni, un archivio fotografico e una raccolta di manifesti pubblicitari che vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni ’30 del Novecento. Vanta infine una cospicua collezione di periodici. Come biblioteca di pubblica lettura offre al pubblico risorse costantemente aggiornate in molti settore del sapere – principalmente di ambito umanistico –, capaci di soddisfare diverse esigenza di lettura, informazione, studio e aggiornamento a livello divulgativo e, in alcuni casi, specialistico.